Augusta | Carcere: Stato di agitazione del personale, i sindacati si rivolgono al provveditore

Dichiarato lo stato di agitazione della polizia penitenziaria che opera nel carcere di Augusta. Sinappe. Uspp, Fns Cisl, Fsa Cnpp e Cgil Fp chiedono un incontro urgente al provveditore dell’Amministrazione penitenziaria Cinzia Calandrino denunciano carenze e gravi problemi che riguardano la casa di reclusione di Augusta. Sono state interrotte anche le relazioni sindacali.

Dichiarato lo stato di agitazione della polizia penitenziaria e interrotte le relazioni sindacali nella casa di reclusione di Augusta. La situazione che regna nel carcere di Augusta è “esplosiva” secondo quanto denunciano le organizzazioni sindacali Osapp, Sinappe. Uspp, Fns Cisl, Fsa Cnpp e Cgil Fp, rispettivamente rappresentate da Nunzio RomanoNello BongiovanniSalvatore ArgentoFabio D’AmicoMassimiliano Di Carlo e Giuseppe Argentino, che hanno dichiarato lo stato di agitazione della Polizia penitenziaria e l’interruzione delle relazioni sindacali nei confronti della direzione e che metteranno in campo una serie di iniziative di dissenso tra cui una serie di manifestazioni pubbliche di protesta. Sindacati che chiedono un incontro urgente al provveditore Cinzia Calandrino. Ad essi appare chiaro che: “la direttrice del penitenziario di Augusta” ha, per l’ennesima volta, reiterato una gravissima condotta antisindacale con le organizzazioni sindacali. Chiedono: “l’annullamento dell’accordo unilaterale, diffidano la direzione dall’attuare accordi sindacali sottoscritti da una sola sigla

“Difatti le contrattazioni sono state improntate sulla linea unilaterale delle sole proposte formulate dalla direzione che violano tutte le norme dell’accordo quadro nazionale. in tema di orario di lavoro notturno, straordinario nei posti di servizio ad incarico fisso e finanche dalla modifica che è stata apportata dall’art. 7 del Pir”.  I sindacalisti lamentano, tra l’altro che: “il personale ad incarico fisso espleta il 90% dello straordinario nel proprio posto di lavoro; la direzione impiega circa il 45% del personale nei posti di servizio ad incarico fisso, relegando in secondo piano i posti di servizio a turno, in aperta e gravissima violazione dell’art. 5 della Legge 395/90, con grave danno per la salute del personale che deve sopperire ad accorpamenti di posti di servizio con carichi di lavoro anormali e psicologicamente debilitanti; utilizza il personale dell’ufficio sopravvitto, nei festivi, all’espletamento di mansioni non proprie, “conti correnti“, il che spiega come mai abbia la necessità di utilizzare due unità nei festivi in detto posto di servizio; viola del Pil sottoscritto il 30 ottobre 2020, che per mesi è rimasto lettera morta e che ha provocato gravi contrasti con le organizzazioni sindacali. e continui interventi e richiami formali da parte del provveditore, peraltro tutti disattesi; continue formulazioni di nuovi Pil senza che sia applicato il primo sottoscritto dalla maggioranza delle sigle”

Con riferimento al personale femminile di Polizia penitenziaria si mette, inoltre, alla luce la violazione del codice delle Pari opportunità: “che questa direzione – aggiungono – ha inteso calpestare e non considerare, ledendo gli interessi legittimi nonché i diritti soggettivi del personale femminile del carcere di Augusta”. Tali lamentele sono state rappresentate al provveditore in una nota inviata per conoscenza anche alle ministre della Giustizia e per le Pari opportunità e al prefetto di Siracusa e naturalmente alla direttrice del penitenziario di contrada Piano Ippolito.(webmatte.tv)

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