Carcere Rimini, preoccupano aggressioni dei detenuti ai poliziotti. Manca il personale

I sindacati chiedono un incontro urgente al Prefetto Forlenza

I sindacati di Polizia chiedono urgentemente un incontro al Prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza, lamentando gravi carenze di personale per il corpo di Polizia Penitenziaria in servizio al carcere dei Casetti di Rimini, sotto organico di  almeno 50 unità. Attualmente sono infatti cento gli agenti, assistenti e ispettori in servizio, senza contare il personale assente e quello prossimo alla pensione. La situazione è critica, con costante ricorso allo straordinario, rinuncia al congedo ordinario o al riposo settimanale, senza dimenticare “i livelli minimi di sicurezza, che non sono le condizioni ideali di lavoro in un ambiente difficile come le carceri”. I sindacati citano infatti “le recenti aggressioni avvenute ai danni di alcuni poliziotti penitenziari da  parte di detenuti, che in alcuni casi sono psicologicamente instabili, e che per questi motivi, hanno dovuto  ricorrere a cure ospedaliere con l’inevitabile innalzamento della tensione tra personale già aggravato da turni  massacranti”. Due giorni fa (giovedì 10 marzo) l’ennesima aggressione di un detenuto a danno di un agente, costretto a ricorrere alle cure ospedaliere (prognosi di 7 giorni). 

I sindacati, “pur apprezzando lo sforzo della Direzione per far quadrare i conti, con la disponibilità e sacrificio del personale” ritengono che questa situazione non possa durare a lungo. Nei mesi estivi inoltre il numero di arresti crescerà e crescerà anche la mole di lavoro: il rischio è che non siano garantiti al personale ferie e diritti soggettivi spettanti per legge.(altarimini)

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