Nuovo carcere nel savonese: a gennaio la scelta del sito per la nuova struttura
L’On Vazio: “Le risorse ci sono, ora la miglior decisione possibile per avere finalmente una struttura penitenziaria”
Val Bormida. Il 14 gennaio si svolgerà un sopralluogo decisivo per il nuovo carcere di Savona. A dirlo il parlamentare savonese del Pd Franco Vazio, che ha annunciato la tappa finale che porterà all’iter realizzativo della nuova struttura penitenziaria.
“Insieme al sottosegretario on. Francesco Paolo Sisto e al direttore generale Massimo Orlando – responsabile per l’edilizia penitenziaria – toccheremo con mano le soluzioni possibili, incontreremo giudici, amministratori e avvieremo la fase finale per l’individuazione del sito nel quale sorgerà l’attesa nuova struttura per il savonese” afferma Vazio.
“Come noto, il DAP ritiene che la superficie necessaria per realizzare un carcere moderno, dignitoso ed efficiente, per i detenuti, polizia penitenziaria, magistrati ed avvocati non possa essere inferiore a 50.000 metri quadri. E su questi numeri stiamo lavorando, con riferimento ai precedenti sopralluoghi effettuati nelle aree valbormidesi”.
“Con i sindaci avevamo concordato un percorso, che grazie al lavoro svolto insieme agli altri parlamentari savonesi, è stato rafforzato, con i giudici del Tribunale di Savona da sempre è aperto un confronto a 360 gradi sulle necessità e sulle urgenze del comparto giustizia: ora si tratta di fare il passo avanti decisivo in un contesto di piena sintonia istituzionale”.
“Proveremo a recuperare il tempo perduto anche a causa della pandemia, ben sapendo che per la nostra provincia la costruzione del nuovo carcere rappresenta una necessità indifferibile e nello stesso tempo anche una straordinaria opportunità”.
“Le risorse ci sono, quindi è arrivato il momento di scegliere al meglio, di progettare e quindi di posare la prima pietra” conclude Vazio.
L’appuntamento del 14 gennaio segue le precedenti visite nel febbraio scorso dei funzionari ministeriali competenti, con al centro le aree ex Acna a Cengio e l’area cairese del Tecchio. Nei mesi scorsi non erano mancate anche polemiche in Consiglio regionale, mentre il Consiglio provinciale aveva approvato un ordine del giorno per chiedere “una accelerata” rispetto alla procedura in atto e definire la costruzione del nuovo carcere.