Sono quasi 10 mila in Italia, su una popolazione detenuta di circa 54 mila unità, i reclusi appartenenti al circuito dell’alta sicurezza. Di questi, 749 sono sottoposti al regime speciale previsto dall’art. 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario: sono ristretti in 12 istituti penitenziari e fra loro si contano 13 donne.
Gli altri 9.212 in alta sicurezza si suddividono fra appartenenti alla criminalità organizzata di tipo mafioso per i quali è venuta meno l’applicazione del 41-bis (AS1), detenuti per reati di terrorismo, anche internazionale (AS2) ed esponenti legati alla criminalità mafiosa e alle organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti (AS3). Per la partecipazione alle udienze che li riguardano, la legge prevede un apposito servizio di multi-videoconferenza, per il quale sono state appositamente allestite ed attrezzate 434 stanze in 80 istituti penitenziari. Nel 2021 si sono svolte ad oggi 23.307 videoconferenze; erano state 11.331 nel 2019.
I dati sono stati resi noti questa mattina nel corso della visita al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di una delegazione del Regno dei Paesi Bassi guidata dal Ministro della Tutela Giuridica, Sander Dekker. Accolta dal Capo del DAP Bernardo Petralia – che ha aperto i lavori portando il saluto della Ministra della Giustizia Marta Cartabia, in questi giorni all’estero per impegni istituzionali – la delegazione olandese ha partecipato a un seminario appositamente incentrato sui temi della gestione dei detenuti appartenenti al circuito dell’alta sicurezza, con particolare riguardo al regime dell’art. 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario, all’organizzazione del sistema delle videoconferenze e ai reclami giurisdizionali dei detenuti. Per il DAP sono intervenuti il Direttore generale dei detenuti e del trattamento Gianfranco De Gesu, il Direttore dell’ufficio alta sicurezza Caterina Malagoli e la Responsabile del servizio reclami giurisdizionali Iole Moricca.
Al termine dell’incontro, la delegazione ha visitato la Sala Situazioni del Dipartimento, dove ha potuto visionare il sistema di monitoraggio in tempo reale di tutta la popolazione detenuta negli istituti penitenziari, nonché la Sala controllo del servizio delle multi-video conferenze.
Successivamente, gli Olandesi sono giunti alla Casa circondariale “Raffaele Cinotti di Roma Rebibbia dove, accompagnati dalla direttrice Rosella Santoro e dal Direttore del Gruppo Operativo Mobile Mauro D’Amico, hanno visitato il reparto dove sono ristretti i detenuti sottoposti al regime speciale del 41-bis.(gNews)