Camera dei Deputati ,seduta del 22 settembre, interrogazione a risposta scritta dell’Onorevole Morrone , rivolta al ministro della giustizia
Interrogazione a risposta scritta: MORRONE. —
Al Ministro della giusti-zia. —
Per sapere –
premesso che: si apprende dalla stampa che il giorno 19 settembre 2021 un detenuto ha sparato nel carcere di Frosinone con una pistola che potrebbe essergli arrivata dall’esterno con un drone; il fatto sarebbe avvenuto nel pomerig-gio quando il detenuto, ristretto in Alta Sicurezza per reati connessi alla crimina-lità organizzata, una volta autorizzato a uscire dalla cella per fare la doccia ha puntato una pistola in faccia all’agente della Polizia penitenziaria che lo aveva in custo-dia, minacciandolo di morte se non gli avesse consegnato le chiavi delle altre celle; l’uomo poi ha raggiunto le celle di altri detenuti che, nei giorni scorsi, lo avreb-bero minacciato e picchiato, e, dopo aver tentato inutilmente di aprirle, ha sparato all’interno tre colpi di pistola; a rendere ancora più grave la situa-zione sarebbe emersa la notizia che il de-tenuto possedeva anche un telefono cellu-lare con il quale avrebbe chiamato il suo avvocato che lo avrebbe convinto a conse-gnare la pistola al personale di Polizia penitenziaria prontamente accorso; con circolare n. 3663/6113 del 2015 si fa spazio alla discrezionalità delle direzioni dei penitenziari la valutazione delle moda-lità di esecuzione della pena. In estrema sintesi, ai detenuti (con l’eccezione dei de-tenuti sottoposti al regime speciale; del 41-bis) vengono assegnati due regimi: cu-stodia « chiusa » e « aperta ». Quella « chiusa » prevede un « tempo minimo da trascorrere fuori delle camere detentive di 8 ore », mentre quella « aperta » fino a 14 ore e uno spazio di libertà di movimento da raggiun-gere senza onere di accompagnamento. Inol-tre, dispone che durante le attività dei detenuti gli agenti siano all’esterno delle sezioni, senza la necessità di presidi stabili nei reparti e nei luoghi di pertinenza; in alcuni istituti la custodia « aperta » sarebbe stata consentita anche nelle sezioni di alta sicurezza; i numeri, a seguito di queste disposi-zioni, dimostrerebbero come siano cre-sciute esponenzialmente le violenze, le mi-nacce, le infrazioni disciplinari e come le aggressioni contro la polizia penitenziaria siano aumentate, passando dalle 387 del 2014 alle 837 del 2020, mentre, quelle tra detenuti, da 2039 arrivano a 3.501 –:
quali provvedimenti urgenti intenda assumere al riguardo di quanto esplicitato nelle premesse; se non si ravvisino le esigenze di adottare iniziative per sospendere la vigilanza dinamica e il cosiddetto regime detentivo aperto che sono stati la causa principale della crescita esponenziale degli eventi critici in carcere e se intenda poten-ziare i mezzi e il personale di polizia penitenziaria. (4-10283)