La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha firmato il decreto di costituzione di una Commissione per l’innovazione del sistema penitenziario. L’obiettivo è l’individuazione di possibili interventi concreti, per migliorare la qualità della vita delle persone recluse e di coloro che operano all’interno degli istituti penitenziari, nella prospettiva del rafforzamento dei principi costituzionali e degli standard internazionali.
La commissione – presieduta da Marco Ruotolo, professore ordinario di Diritto Costituzionale Università Roma tre – si occuperà anche dei bisogni formativi delle diverse professionalità dell’Amministrazione penitenziaria e della Giustizia minorile e di comunità e presenterà proposte per interventi sia sulla normativa che nella prospettiva di direttive da tradurre in circolari amministrative. I lavori della Commissione si concluderanno entro il 31 dicembre 2021.
La Commissione, a cui partecipano Bernardo Petralia (capo Dap) e Gemma Tuccillo (capo dipartimento DGMC), è composta da Pietro Buffa (provveditore regionale Lombardia), Antonella Calcaterra (avvocato), Carmelo Cantone (provveditore regionale Lazio, Abruzzo e Molise), Daniela De Robert (componente del Collegio del Garante dei detenuti), Manuela Federico (Uepe, già comandante polizia penitenziaria San Vittore), Antonietta Fiorillo (presidente del tribunale di sorveglianza Bologna), Gianluca Guida (direttore istituto penale per i minorenni Nisida), Fabio Gianfilippi (magistrato di sorveglianza), Raffaello Magi (consigliere Corte di Cassazione), Giuseppe Nese (psichiatra), Catia Taraschi (responsabile dell’ufficio detenuti Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) ed Elisabetta Zito (direttrice casa circondariale Catania). La Commissione si avvarrà di una segreteria tecnico scientifica composta da Antonio Bianco (magistrato), Ernesto Caggiano (magistrato) e Silvia Talini (ricercatrice Università degli studi di Roma tre).(gNews)