A metà strada è già una Paralimpiade storica per le Fiamme Azzurre il gruppo sportivo della Polizia penitenziaria: dopo il positivo bottino portato a casa nei Giochi Olimpici, nella prima settimana di gare riservate ai diversamente abili i nostri atleti hanno conquistato 2 ori, 5 argenti e 2 bronzi.
Ad aprire il medagliere, giovedì 26 agosto, sono stati i nuotatori, con un doppio argento: Arianna Talamona (in batteria) e Giulia Terzi (in finale) hanno contribuito al secondo posto del quartetto italiano nella staffetta 4x50m stile libero mista (categoria 20 punti, ossia con una somma dei gradi di disabilità corrispondente a 20 punti). Con il tempo di 2’21”45 gli azzurri – in vasca anche Arjola Trimi, Luigi Beggiato e Antonio Fantin – hanno ritoccato anche il primato europeo alle spalle della formazione cinese.
Sempre da una staffetta disputata all’Aquatic Center – domenica 29 agosto – sono giunte le due medaglie d’oro, per merito di Xenia Francesca Palazzo e Giulia Terzi (nella foto fipn.it accanto al titolo), impegnate nella finale della 4x100m stile libero femminile (categoria 34 punti, anche in questo caso corrispondenti alla somma del grado di disabilità delle singole staffettiste). Con il contributo di Vittoria Bianco e Alessia Scortechini, le azzurre hanno toccato la piastra in 4’24”85, approfittando della squalifica per cambio irregolare di Gran Bretagna e Stati Uniti.
Il medagliere della piscina si è completato con altri due argenti per i nuotatori delle Fiamme Azzurre, rispettivamente il 28 e il 29 agosto: il primo ottenuto da Xenia Francesca Palazzo nei 200m misti (categoria SM8) in 2’47”86, alle spalle della statunitense Jessica Long, e l’altro con Giulia Terzi nei 400m stile libero (categoria S7), in 5’06”32, a meno di mezzo secondo della vincitrice, ancora americana, McKenzie Coan.
Uscendo dalla vasca, il doppio argento firmato da Anna Barbaro e dalla “guida” Charlotte Bonin si è concretizzato sul campo del triathlon, all’Odaiba Marine Park. Sabato 28 agosto la coppia formata dalle fiamme azzurre si è piazzata seconda nella competizione PTVI riservata ai disabili visivi: Anna Barbaro, atleta calabrese, ha perso la vista 10 anni fa e in questa sua prima avventura paralimpica è stata affiancata dalla portacolori della Polizia Penitenziaria Charlotte Bonin, che a sua volta ha disputato due edizioni dei Giochi Olimpici (a Pechino 2008 e Rio de Janeiro 2016).
Una medaglia davvero storica è stata ottenuta da Sara Morganti con il bronzo nel paradressage (grado I): in sella al suo cavallo Royal Delight, Sara si è piazzata al terzo posto con 78.964 punti percentuali, ottenendo il primo podio italiano in assoluto nell’equitazione paralimpica. L’amazzone lucchese è stata preceduta in classifica dalla statunitense Roxanne Trunnell (su Dolton) e dal lettone Rihards Snikus (su King of Dance).
Tornando al paratriathlon, si è confermato sul podio paralimpico Giovanni Achenza, doppiando il bronzo già ottenuto a Rio de Janeiro cinque anni fa: l’atleta sassarese, un veterano della categoria PTWC (ossia triathlon disputato in carrozzina), arrivato al traguardo in 1h02’05”, sulla scia dell’imbattibile olandese Jetze Plat e dell’austriaco Florian Brungraber, specialista in grande crescita e sorpresa di giornata.(gNews)