La direttrice in aspettativa del penitenziario tranese, ora senatrice, interviene sul recente fatto
«Quanto accaduto ieri al carcere di Trani è un episodio increscioso, gravissimo».
A parlare è Angela Bruna Piarulli, una delle persone che meglio conosce la situazione del carcere di Trani essendone stata direttrice per anni. Oggi Piarulli siede sui banchi del Senato e da qui ha continuato ad occuparsi delle questioni relative ai problemi degli istituti penitenziari.
«Attendiamo che venga ricostruita l’esatta dinamica che ha portato all’evasione dei due detenuti. Tuttavia quanto accaduto è molto grave» fa sapere la parlamentare, interpellata da VivaNetwork, che ricorda inoltre le sue battaglie per la «chiusura completa di una sezione “blu” fatiscente che necessitava di interventi strutturali e dell’assegnazione di nuovi agenti per l’apertura del nuovo plesso oltre a quelli già impiegati nella sorveglianza della sezione chiusa».
«Certamente – continua la già direttrice del carcere di Trani – l’aumento dell’organico e l’utilizzo di strumenti di controlli automatizzati innovativi sono le priorità; sotto questo aspetto sono state previste assunzioni ma occorre che le assegnazioni siano fatte anche alle carceri del Sud».
E annuncia imminenti interlocuzioni con il capo dipartimento Petralia e con il provveditore Martone.
«Al carcere deve essere data massima attenzione, in quanto il carcere è parte integrante della società» fa notare la senatrice.
«È passato un emendamento a mia prima firma nella legge di bilancio che prevede lo stanziamento di un milione di euro per la creazione di nuove rems per i soggetti pschiatrici – ricorda – Fino ad oggi però nulla è stato fatto dalle regioni»
E comunica la sua intenzione di effettuare altri sopralluoghi nelle carceri pugliesi «in modo da relazionare puntualmente le criticità e possibili soluzioni» .(traniviva)